Foto Mazen Jannoun
MATTA#APERTO2021
A cura di Carlo Infante, Coordinamento Annamaria Talone
in collaborazione con Massimo Angrilli (Univ. Architettura G’D’Annunzio), On The Road, Radio StArt, Fondazione Caritas, Florian Metateatro, Fiab Pescarabici, Mila Donna Ambiente, Comitato Abruzzese Paesaggio
*La partecipazione ai walkabout è gratuita ma i posti sono limitati pertanto è necessario prenotarsi. Munirsi di auricolari personali.
Arriva anche a Pescara, il walkabout (“cammina in giro e a tema”) un format di performing media storytelling che ha segnato la strada nel coniugare passeggiate e palestre di cittadinanza attiva con un approccio psicogeografico che riconfigura lo sguardo dello spazio urbano.
La modalità si basa sulla conversazione peripatetica in cui si conversa “di fianco”, passeggiando in una comunità esplorante che si comporta come uno sciame intelligente, apprendendo dappertutto, attraverso un metodo che si rivela come una semplice epifania: methodos in greco significa sostanzialmente riflettere camminando. Ciò permette di condurre esplorazioni senzienti in cui i partecipanti diventano protagonisti di un atto ludico-partecipativo che affina intelligenza connettiva.
Il camminare si coniuga con un perfoming media-storytelling in cui la narrazione insorge nella conduzione radiofonica (attraverso sistemi whisper-radio) e nella sua estensione nel web con la realizzazione di geo-podcast da pubblicare sull’app Loquis. Queste azioni con i piedi per terra e la testa nel cloud esprimono una linea poetica e politica di resilienza urbana in cui si rilevano storie inscritte nelle geografie, delineando Paesaggi Umani.
Carlo Infante è un changemaker, fondatore di Urban Experience e docente di Tecnologie Digitali e Processi Cognitivi all’Università Mercatorum. Ha diretto, negli anni Ottanta, festival come Scenari dell’Immateriale, ambito in cui s’è sviluppato il videoteatro e le prime sperimentazioni di performing media (nel 1987 il titolo dell’edizione fu “La Scena Interattiva”). Ha condotto (anche come autore) trasmissioni radiofoniche su Radio1 e Radio3, televisive come Mediamente scuola su RAI3 e Salva con Nome su RAInews24 (nel 2009).
È autore, tra l’altro, di Educare on line ( Netbook 1997), Imparare giocando (Bollati Boringhieri, 2000), Edutainment (Coop Italia, 2003), Performing Media. La nuova spettacolarità della comunicazione interattiva e mobile (Novecentolibri, 2004) Performing Media 1.1 Politica e poetica delle reti (Memori, 2006) Paesaggi Umani (Bordeaux 2021).
http://www.urbanexperience.it/
INFO E PRENOTAZIONI 327 8668760 – prenotazioni@spaziomatta.it
Massimo Palladini, architetto di Italia Nostra, inquadra le origini industriali del quartiere San Giuseppe, descrivendone gli aspetti nevralgici per l’intera città. (presenta Paolo Ferri).
Gabriella Giammaria, figlia del fondatore della filanda, oggi demolita (lanificio che impiegava una maggioranza di operaie donne, simbolo di emancipazione femminile dirompente per la sua epoca).
Gervasio Natale ricorda quando il padre avviò la trattoria di famiglia, oggi divenuta bar, e racconta delle pietanza che cucinava la madre.
Giovanni Damiani, storico ambientalista, racconta attraverso le trasformazioni del fiume la storia della città.
Incontriamo Giulia Basel, nel suo Florian Metateatro, sorto all’interno di un ex panificio industriale, lievito per il primo teatro di ricerca nato a Pescara.
Tra i pini del piccolo parco del quartiere San Giuseppe, incontriamo la tessitrice Isabella Micati che ci racconta il suo impegno di ambientalista. (presenta Annamaria Talone).
Negli anni 80, le bande di ragazzini si sfidavano a pallone e per chi arrivava da altri posti della città, doveva stare attento perché quello era il QT quartiere trappola (Globster).
Quello di Pescara è stato il tracciato automobilistico più lungo del campionato mondiale di Formula uno. (Massimo Angrilli).
Peppino Terenzio parla delle Docce “Siloe” (riferimento biblico, una piscina di Gerusalemme) un servizio di “bassa soglia” della Caritas che permette a chi ne ha necessità di provvedere alla cura dell’igiene personale e del proprio vestiario.