MATTA in SCENA 2017
l’altra visione dell’altro
promossa da Artisti per il Matta, a cura di Annamaria Talone
di e con Cesar Brie
produzione: Cesar Brie – Arti e Spettacolo
Ciccio Méndez vuole entrare ad una festa per vedere la sua innamorata (che non sa di esserlo). Decide così di fingersi contrabbassista del gruppo jazz che allieterà la serata. Méndez non sa suonare il contrabbasso, ma con la sua voce da uomo delle caverne imita alla perfezione il suono delle corde. Dovrà riuscire a sostituire il vero contrabbassista del gruppo e a nascondere a tutti la propria incapacità di suonare lo strumento. Dietro questo racconto si celano tre amori. L’amore non corrisposto per una donna per la quale si finirebbe all’inferno; l’amore per il jazz, che aiuta Ciccio Méndez a sopportare la sua immensa solitudine, e l’amore per il cibo, nel quale Ciccio trova brevi e appaganti rifugi e consolazioni. Ciccio Méndez non è mai esistito. Nasce dalla cattiva abitudine di due amici robusti che ho perso di vista i quali, seduti ai miei fianchi in una classe del Colegio Nacional Sarmiento a Buenos Aires, mi facevano fare la parte del prosciutto nel panino, schiacciandomi in mezzo a loro.
Cesar Brie regista di fama internazionale. Arrivato in Italia a 18 anni con la Comuna Baires, César Brie ha cominciato a sviluppare qui un’arte apolide, al Centro Sociale Isola a stretto contatto con le realtà incontrate in una vita passata per scelta in esilio. Dopo l’esperienza nel gruppo Farfa e nell’Odin Teatret, ha fondato, insieme a Naira Gonzalez e Paolo Nalli, in Bolivia il Teatro de Los Andes, col quale ha creato Opere che partono dalla storia o dai classici, calate profondamente nell’attualità: una serie di lavori esemplari destinati a girare il mondo.