ATELIER MATTA
a cura di Monica Ciarcelluti

«Ora capisco la sua passione per questo prendere appunti al buio, sera dopo sera» afferma durante un convegno Franco Quadri ricordando Roberto De Monticelli, ovvero il più grande critico italiano del secondo Novecento. «Dal buio emerge Eduardo»: comincia così una splendida recensione in cui Cesare Garboli racconta, quasi dettaglio per dettaglio, i primi minuti di una replica de Il sindaco del rione Sanità. Ed è dal buio che comincia lo spettacolo. Sapremo dunque metterci in ascolto? Ne coglieremo i segni artistici? E riusciremo a comprendere cosa – chi sta sul palco – vuole dirci?quando guardiamo, cosa guardiamo veramente?

Ma Al buio è anche il titolo dello Speciale del nuovo numero de La Falena, rivista edita dal Metastasio di Prato, che è tra le testate per cui Toppi scrive. E il buio di cui qui si parla tocca il teatro ma riguarda anche il mondo: le notizie che giungono dall’Iran e dall’Ucraina, la crisi energetica (col suo carico di disparità crescenti) e il timore provocato dall’ascesa di un governo dai tratti reazionari. Ebbene, noi che amiamo il teatro – noi che il teatro lo facciamo, ne scriviamo e lo vediamo – cosa possiamo fare rispetto a tutto questo? E in che modo mettiamo in discussione criticamente la scena, per rimettere in discussione la realtà?

Passando in rassegna il teatro che abbiamo visto e i libri che abbiamo letto, toccheremo alcuni punti:

• Neo-mercato editoriale e condizioni reali ed effettive dell’esercizio critico, tra professionalità lavorativa e volontariato intellettuale.
• Scrittura per un cartaceo e scrittura per il web: quali differenze?
• Sistema teatrale e funzione critica: tra distorsioni e resistenza, sul piano locale o nazionale, quali sono le politiche poste in essere dalle istituzioni e qual è il ruolo che sta assumendo o che potrebbe assumere la critica?

In una discussione di natura colloquiale dunque, e fornendo alle interessate e agli interessati anche una bibliografia di riferimento, proveremo dunque a ragionare di teatro, di società e di noi.

A chi è rivolto: Possono frequentare la masterclass organizzatori di eventi, formatori, tecnici teatrali, artisti multimediali, teatranti in genere.

Alessandro Toppi (Napoli, 1976) Giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Napoli.
Direttore Responsabile de La Falena, semestrale di critica e cultura teatrale edito dal Teatro Metastasio di Prato; redattore di Hystrio, trimestrale di teatro e spettacolo e collaboratore delle pagine napoletane de La Repubblica.
Ha scritto articoli anche per Il Pickwick.it, Il Ridotto, Teatri della Diversità, Lo Stato delle Città. Curatore del libro Factory. Ritratto umano di una compagnia (Cue Press, 2021). Altre pubblicazioni in volume: A Lamezia, ovunque, in teatro (prefazione a Patres, Saverio Tavano; La Mongolfiera Editore, 2015); Ragionando su Shakespeare, cercando Samuel Beckett (postfazione a Preamleto, Michele Santeramo; Nardini Editore, 2016); Dal Globe al Bellini. Note su un’esperienza (AA.VV. Nardini Editore, 2017); Lo sguardo degli attori viene da lontano (in AA.VV. Guardando i processi creativi, a cura di Maddalena Giovannelli e Lorenzo Donati; Stratagemmi, 2018); Fu così che diventammo prigionieri (in Matera Città Aperta, a cura di Cecilia Carponi e IAC-Centro Arti Integrate, Cue Press, 2021); Per un elogio delle lucciole (in Dieci anni di teatro. Fuori Luogo 2011-2021, a cura di Maddalena Giovannelli e Francesca Serrazanetti; Scarti Edizioni, 2021); Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia. Intervista ad Alessandro Serra (in William Shakespeare / Alessandro Serra, La tempesta. Dal testo alla scrittura di scena; Luca Sossella Editore, 2022).

Quota di partecipazione 20 €
La partecipazione alla Masterclass è gratuita per studenti universitari

Info e prenotazioni: formazione@spaziomatta.it